Associazione Tutti Giù Per Terra – Bergamo

L’Associazione Tutti Giù Per Terra nasce dall’omonimo atelier fondato da Luca Catò nel febbraio del 1992: egli raccoglie il testimone dalla Scuola di Ceramica dell’Unione Artigiani di Bergamo, esperienza  a sua volta originata dai sogni e dalle mani di tre amici…
E’ così che, da un sogno e da un azzardo, nel 1981 Giulia Chini, Atos Catò e Giuliano Bianchi aprono un piccolo laboratorio con l’idea di mettere tra le mani di altre persone il gioco inesauribile della ceramica: nasce l’idea di fondare una piccola scuola di ceramica affidandosi alla collaborazione  dell’Unione Artigiani di Bergamo.
L’Associazione Tutti Giù Per Terra è figlia di questa storia, di questo sogno e ne è la ideale prosecutrice.

Il laboratorio di Via Goethe

Perché giocare, sperimentare ed apprendere sia possibile e magari facile, abbiamo cercato di creare un ambiente adeguato e attrezzato, con un numero  ampio e diversificato di forni dove poter effettuare dalla veloce campionatura alla cottura di oggetti di grande dimensione; dove cuocere in bassa o alta temperatura, in ambiente ossidante o riducente; dove sia possibile anche effettuare cotture in bucchero o raku. Accanto ai forni – che sono l’elemento imprescindibile dell’attività del ceramista – ci siamo progressivamente attrezzati di torni, tornielli, trafile e impastatrici. Il laboratorio è ampio e luminoso e in esso è presente tutto il corredo di materiali e attrezzature per poter svolgere adeguatamente questo lavoro.

La biblioteca

Insieme a tutto ciò che si può ritenere “il materiale”, nel corso degli anni abbiamo capito che per fare ceramica bene c’è bisogno di ricevere lo stimolo e la compagnia di contributi “immateriali”: abbiamo così voluto arricchire i nostri scaffali di libri e riviste specializzate, costruendo – man mano – una biblioteca aggiornata e specializzata sull’arte ceramica: più di cento volumi  tra manuali tecnici, cataloghi, monografie e riviste.

Lo spazio espositivo di Piazza Pontida

Tutti Giù Per Terra possiede anche uno spazio espositivo in una delle più antiche piazze di Bergamo: Piazza Pontida. Il luogo, sebbene sia di piccole dimensioni, ha la virtù di aprirsi direttamente sulla piazza, di richiamarla e dialogare con essa. In questi anni lo spazio espositivo ha ospitato mostre di artisti, di ceramisti, la mostra dei corsi di ceramica e anche alcune esposizioni collettive che avevano l’intento di stimolare delle sinergie tra vari settori dell’arte. E’ nostra premura mantenerci vigili e aperti rispetto a quanto si muove nel campo ampio dell’arte e – se ci è possibile, se abbiamo le risorse – cerchiamo di offrirgli lo spazio per garantirgli una voce. Nei tempi in cui nessuna mostra viene allestita, lo spazio espositivo cerca di offrire continuamente alcune idee circa quale siano le prospettive del “fare ceramica”: ciò avviene  esponendo opere di vario formato e di diversa realizzazione tecnica e, soprattutto, esponendo le creazioni di Luca Catò responsabile dell’attività formativa e culturale dell’Associazione.

Tutti Giù Per Terra si occupa soprattutto di formazione nel campo dell’arte ceramica. Questa attività prevede principalmente l’insegnamento di tutte le tecniche di foggiatura, di decorazione e di cottura. Ma prevede anche azioni di sperimentazione, di gioco e di ricerca. La ceramica è un insieme di molteplici prodotti (argille, colori, smalti, vetrine ecc.) che vengono sottoposti a diversi processi di cottura. In relazione al loro utilizzo, allo loro sovrapposizione, alla temperatura e all’ambiente  di cottura si possono ottenere infinite variabili di prodotti ceramici: la conoscenza di questa materia è perciò ininterrotta e mai definita. Ciò garantisce al “fare ceramica” la possibilità di percorrere diversi itinerari, tutti animati da un’ampia prospettiva, e tutti – in qualche modo – sottoposti al doppio regime del gioco sperimentale e della conoscenza tecnica.
Luca Catò è il formatore ufficiale all’interno dei corsi dell’associazione. Collaborano come formatori esterni, da più di 10 anni, Giovanni Cimatti e occasionalmente Riccardo Biavati.

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